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venerdì 26 giugno 2009

CESTINIAMO IL CESTINO



Le famose scatole colorate sono degli incredibili ammassi di tecnologia abbandonati. servono in teoria per incentivare la gente a fare della raccolta differenziata.


Come funzionerebbero?:
si ha una tessera magnetica si inserisce del cestino prima di buttare la munnezza, il cassonetto ti riconosce, ti saluta, apre la bocca automaticamente e tu ci dai a mangiare a seconda del colore: umido, secco e vetro. Sfamato il cassonetto, si richiude, ti augura buona giornata e in cambio sai che fà? ti scala dei soldi che altrimenti avresti dovuto pagare come tassa sull'immondizia, agevolandoti una spesa e facendo la raccolta differenziata!


UN SOGNO! una figata assurda, sarei il primo a differenziare alcne le lische del pesce dalla pelle della coscia del pollo cazzo!!! addirittura questi raccoglitori di rifiuti si alimentano ad energia solare, grazie a dei fantastici pannelli sul retro, il massimo. ma lo scempio dove sta?
eccolo:costruiti ai tempi delle lire, MAI ANDATI IN FUNZIONEEEE, ma quanto saranno costati? è una cosa troppo bella per poter funzionare in questa città, infatti verrando dopo inutili anni di bella presenza sulle strade della nostra citta' smantellati, e magari utilizzati in posti più civilizzati!!!

PS: il prgetto e costato è costato 1 miliardo e 200 milioni di lire del comune!



Ringrazio S.S. per la dritta!

2 commenti:

  1. Queste strutture "avveniristiche" erano il frutto politico dell'amministrazione comunale e provinciale precedente all'attuale. Allorchè venne eletto Di Fabio e la SEA divenne l'ente di raccolta e smaltimento, nei nuovi progetti non furono più considerati i raccoglitori già realizzati, ma si preferì in nome di una logica??? di raccogliere con le cosiddette "Oasi Ecologiche" mai realizzate e poi con le attuali tecniche che sono le stesse in uso oramai da 30 anni!
    Mi ricordo in un'assemblea infuocata di 5 anni fa, che molti cittadini chiedevano alla SEA di utilizzare i raccoglitori delle foto(che erano costati nu pac e soldi) piuttosto che abbandonarli per più incerte soluzioni. Niet!! fu la risposta dell'allora amministratore unico della SEA che poi ha fatto la fine che ha fatto.... Piuttosto rilancerei la ricerca di un presunto "Ossidatore di munnezza" realizzato dalla SEA a Vinchiaturo, che non ho mai visto, ma che sono sicuro che esiste (anche questo impianto è costato un patrimonio) e non è utilizzato.
    Partiamo con la caccia alla munnezza?

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  2. http://campibisenzio.wordpress.com/2008/01/12/alternativa-allo-smaltimento-dei-rifiuti-lossidoriduzione/

    questo link fa riferimento all'impianto di cui parlavo nel commento precedente

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